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Le bellezze nei dintorni di Bari… GIOVINAZZO

Giovinazzo

Giovinazzo

È un comune di 20.480 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia. Il comune è dotato di un porticciolo turistico e nel territorio hanno sede imprese commerciali e industriali.

Territorio:

Il territorio è prevalentemente pianeggiante sulla fascia costiera ma con continua pendenza in ascesa dal mare verso le zone interne, mentre spostandosi verso l’interno si incontrano i primi pendii dell’entroterra murgiano. L’altimetria del comune varia da 1 a 160 m s.l.m. La casa comunale si trova a 7 metri di altitudine. Il territorio amministrativo comprende le frazioni San Matteo, Le Macchie e Sette Torri; le prime due si trovano rispettivamente a 5.2 km e 6.8 km dal centro abitato, sulla litoranea sud verso Bari e sono principalmente località balneari ricche di lidi; Sette Torri, invece, è un borgo medioevale che sorge su una collina, a 142 m s.l.m. a 6.5 km dal centro cittadino; frequentato solitamente nella stagione estiva, è conosciuto dagli abitanti del luogo per la splendida vista dall’alto sul paese di Giovinazzo ed in parte anche quello di Molfetta e Bitonto.

Storia:

Piazza Vittorio Emanuele II e fontana dei Tritoni con alle spalle la chiesa di San Domenico. Molto si è discusso sulle sue origini, ma è certo che esistesse già nel IV sec. a.C. Una leggenda vuole che sia stato Perseo, figlio di Giove, a fondare ‘Jovis natio’. Giovinazzo è presente nella Tabula Peutingeriana con il nome di Natiolum. Era (Natiolum), un piccolo centro in età romana, forse sorto sulle rovine della Netium peuceta rasa al suolo durante le guerre puniche. Per tutto il primo millennio fu solo un villaggio di pescatori, marinai e commercianti.

Nel 1257 Manfredi la donò al parente Giordano Lancia. In seguito passò sotto la signoria degli Aragona (dal 1369 al 1461). Passata sotto il dominio spagnolo, Carlo V la vendette a Ferdinando di Capua, duca di Termoli. Passata ai Gonzaga, fu venduta a Nicolò Giudice Caracciolo, principe di Cellamare nel 1651. I principi Giudice furono ultimi padroni di Giovinazzo e Terlizzi fino a quando, morta nel 1770 l’ultima erede, donna Eleonora Giudice, il feudo di Giovinazzo e Terlizzi fu devoluto alla Regia Corte e in seguito a Francesco I di Borbone re di Napoli, fino all’abolizione nel 1806 della feudalità.

Monumenti e luoghi d’interesse:

L’ Arco di Traiano, dall’imperatore che avrebbe fatto rinforzare la cinta difensiva della città, è una delle antiche porte del borgo: ha due archi ogivali su capitelli retti da quattro colonne miliari della via Traiana (che però non passava da questo centro);
Piazza Vittorio Emanuele II dalla caratteristica forma trapezoidale, al cui centro sorge la fontana monumentale dei tritoni, costruita da Tommaso Piscitelli nel 1933;
Torrione Aragonese, detto u tammurre in dialetto locale, a causa della sua forma rotondeggiante che ricorda un tamburo; è visibile dal porto di Giovinazzo;
Piazza Umberto I, attigua al moderno palazzo di città, in cui si può ammirare il vecchio palazzo del Governatore;
Mura aragonesi e il Fortino;
Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1113 in stile romanico pugliese, con elementi normanni ed orientali; consacrata nel 1283. Fu rimaneggiata nel 1747, ma conserva un portale ogivale sul fianco destro e la bellissima parte absidale chiusa tra due campanili; all’interno, trasformato in periodo tardo barocco, la tavola duecentesca della Madonna di Corsignano, resti del pavimento musivo originale (secolo XII), tavola quattrocentesca col Redentore, arredi liturgici medievali e la cripta romanica; all’interno l’abside rivestito nel 1676 dalle tele del pittore giovinazzese Carlo Rosa; il Cappellone del Sacramento marmoreo disegnato da Gennaro Sammartino nel 1768 e fonte battesimale del 1758;

Palazzo Sagarriga-Spinelli (XIII-XIV sec.), con scalinate e terrazze barocche balaustrate sulla corte interna e torre medievale – Palazzo Griffi-Castiglia (XIV sec.) – Palazzo Vescovile (XIV sec) – Palazzo Saraceno-Donnanno (XIV-XVII sec.), con basamento a bugne – Palazzo Lupis-di Forlocco (XVI sec.) – Palazzo Severo Vernice (secolo XVI), dimora nobiliare contenente una preziosa lapide del XIII secolo -Palazzo Frammarino dei Malatesta da Rimini (XVI sec.) – Palazzo Zurlo (XVI sec.) – Palazzo Paglia (XVI sec.) – Palazzo ducale Giudice di Cellamare (1657); grandioso palazzo/castello a forma quadrangolare edificato nel1659 dall’architetto napoletano Francesco Antonio Picchiatti su commissione del principe Nicolò Giudice; monumentale portale delimitate da lesene e bugne alterne che immette in un grande androne e nella vasta corte interna del palazzo;la facciata a nord si affaccia sul mare e fu edificata sulle antiche mura del paese; questa facciata presenta una lunghissima balconata balaustrata in pietra di affaccio sul mare.
Dolmen San Silvestro, apparentemente sembrano due perché la ruspa involontariamente lo tagliò in due;
Torre Gavetone, torre costiera di avvistamento antisaraceno;
Villa Frammarino dei Malatesta(XIX sec.);
Villa Giudice di Cellamare (XVII sec.);
Masseria e Torre Rufolo di Ravello(XIII sec.).

Tratto da: “Wickipedia” – https://it.wikipedia.org/wiki/Giovinazzo

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